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IMPORTAZIONE COSMETICI E MATERIE PRIME

Importazione ed esportazione di materie prime: Avete della merce bloccata in dogana?

Eccovi di seguito le più importanti "domande e risposte" in materia.

Se volete saltare la lettura, potete contattarci subito. Grazie alla nostra pluriennale esperienza riusciamo a sdoganare i vostri prodotti cosmetici entro pochi giorni.

Come importare materie prime da Paesi extra UE? Impostare le procedure di importazione di materie prime è semplice:
- L’azienda dovrà presentarsi in dogana con tutta la documentazione in suo possesso riguardante le sostanze. La dogana dirà se i documenti sono sufficienti oppure se incaricare un’agenzia per espletare le pratiche richieste.

 Attenzione che se si dovesse importare più di una tonnellata all’anno, si sarà soggetto al regolamento REACH. Tra le diverse attività previste sono richieste:

  • una “notifica” contenente in sintesi l’attestazione di conformità alla direttiva relativa alle materie prime (italiana ed europea, aggiornata: viene modifica spesso);
  • una descrizione degli ingredienti dei prodotti.

La notifica dovrà riportare il nominativo di un Esperto Qualificato (obbligatorio per legge) che si assume la responsabilità per la valutazione dei prodotti. In realtà è l’Esperto stesso a “guidare” l’azienda, a predisporre le notifiche, ad interagire con Ministero, Regione, Bruxelles, Dogane.

Come individuare e selezionare l'Esperto?
Si tratta di una scelta molto delicata. La normativa relativa ai cosmetici prevede che l’Esperto, di cui dobbiamo avvalerci per legge, debba avere requisiti abbastanza facili da reperire:

  • Laurea in Chimica, Medicina, Farmacia, Biologia ecc.
  • iscrizione all’Albo.

Attenzione: nel nostro caso per tutelare gli interessi dell’importatore di cosmetici, è fondamentale che l'Esperto abbia delle competenze specifiche. Dovrà quindi:

  • essere un vero cosmetologo, capace di valutare la reale conformità di prodotti ed ingredienti e l’affidabilità di aziende distanti migliaia di chilometri;
  • possedere una profonda e specifica conoscenza dei prodotti e della direttiva relativa ai cosmetici, frutto di anni di esperienza specifica in questo settore;
  • essere altamente qualificato nel guidare l’importatore nelle fasi di approntamento delle notifiche;
  • essere in grado di occuparsi dei contatti con Ministero della Salute, Assessorati alla sanità, ASL e autorità Doganali, portale dei cosmetici a Bruxelles;
  • garantire e dimostrare pluriennale esperienza specifica in diversi ambiti della cosmesi.

Non commettete i seguenti errori:

  • scegliere l'Esperto tra parenti ed amici aventi una Laurea ad indirizzo scientifico ma privi delle altre competenze ed esperienze;
  • decidere di svolgere voi stessi il ruolo di Esperto;
  • riciclare le esperienze: evitate di incaricare del ruolo di Esperto membri di società di consulenza che operano nei settori alimentare, ambientale, analitico e della sicurezza e che ritengono di possedere le capacità, le competenze e le conoscenze per operare nel campo della direttiva relativa all'importazione ed esportazione di cosmetici.

 Le conseguenze potrebbero essere: blocchi alla dogana, raddoppio dei costi di spedizione e doganali, sprechi, situazioni spiacevoli di vario genere.

Attenzione: il vero Esperto non ha bisogno di documentarsi a spese dell’importatore e non ha bisogno di far condurre test inutili per sopperire alle proprie incertezze (sempre a spese dell’importatore di cosmetici).


E' possibile definire i tempi ed i costi per l'importazione di materie prime, oli essenziali, prodotti cosmetici? Tempi e costi dipendono sia da fattori invariabili che da fattori variabili.

Fattori invariabili:

  • il tempo minimo per l'importazione di di materie prime, oli essenziali, prodotti cosmetici è influenzato dai tempi dei soggetti istituzionali necessari per esaminare le pratiche.

Fattori variabili:

  • capacità dell'Esperto (fondamentale);
  • tipologia e numero dei prodotti;
  • collaborazione attiva della società estera.

Tenete presente che non è vero che l’intera operazione va ripetuta sempre ad ogni importazione. Le importazioni di materie prime, oli essenziali, prodotti cosmetici successive alla prima possono essere notevolmente semplificate, anche se le responsabilità dell’importatore (e dell’Esperto) restano immutate.
I costi complessivi per l'importazione di di materie prime, oli essenziali, prodotti cosmetici, sono comunque molto contenuti ed abbordabili.

Attenzione alle etichette: devono essere in linea coi diversi regolamenti.

Negli ultimi anni è cresciuto sempre di più l’interesse da parte dei consumatori nei confronti dell’olio di argan. Parlare di questo ingrediente, oggi così in voga nel settore cosmetico, consente di presentare i possibili problemi che un importatore può incontrare nel momento in cui decida di immettere nel mercato europeo un prodotto a base di olio di argan.

Importazione ed esportazione di materie prime: importare l'olio di argan

Negli ultimi anni è cresciuto sempre di più l’interesse da parte dei consumatori nei confronti dell’olio di argan. Questo ingrediente, ricavato dai semi dell’Argania spinosa, viene utilizzato da secoli in Marocco, sia a scopo alimentare che nel mondo cosmetico per prodotti per il trattamento dei capelli o della pelle per le sue proprietà emollienti e nutritive della cute.

Composto essenzialmente da trigliceridi dell’acido oleico e linoleico, l’olio di argan viene prodotto tramite spremitura delle mandorle presenti nei noccioli. Parlare di questo ingrediente, oggi così in voga nel settore cosmetico, consente di presentare i possibili problemi che un importatore può incontrare nel momento in cui decida di immettere nel mercato europeo un prodotto a base di olio di argan.

Il Reg. EC 1223/2009 prevede che la sicurezza di ogni cosmetico presente sul territorio dell’Unione Europea venga valutata e dimostrata da un Valutatore della Sicurezza che abbia i requisiti e i titoli accademici previsti dalla normativa europea, oltre che la fondamentale esperienza acquisita nel settore.

Le informazioni relative a ogni aspetto tossicologico associato, non solo al cosmetico ma anche ai singoli ingredienti che lo compongono, vengono raccolte all’interno del Product Information File (PIF).

Per quel che riguarda gli ingredienti di origine vegetale, oltre alle informazioni generali di carattere chimico-fisico e microbiologico, poiché questa tipologia di materie prime è, in realtà, una miscela complessa di sostanze, sarà necessario considerare anche la presenza dei costituenti principali dell’ingrediente stesso, sulla base dei quali ricavare ulteriori informazioni utili alla valutazione di sicurezza.

Altri dati fondamentali sono gli eventuali contaminanti presenti nel terreno, residui di fitoterapici o altri prodotti per l’agricoltura, la descrizione del processo produttivo, nonché le condizioni e i parametri a cui viene effettuata l’estrazione. Non completamente consapevoli dei requisiti imposti dalla normativa o delle problematiche che ne derivano, molte persone che decidono di iniziare la carriera d’importatore, vengono attratti principalmente dall’idea di commercializzare un prodotto di origine naturale e, magari, fabbricato con metodiche artigianali.

Parlando poi di processo di fabbricazione, bisogna ricordare che il prodotto cosmetico, per legge, deve essere fabbricato seguendo le Norme di Buona Fabbricazione EN ISO 22716, che costituiscono norma europea. Purtroppo, non è sempre facile trovare un fabbricante, al di fuori dell’Unione Europea, in grado di soddisfare tale requisito, soprattutto se la fabbricazione è di tipo artigianale. Molto spesso è possibile imbattersi in cosmetici, certificati come prodotti “biologici” o “naturali”, tuttavia ciò non implica che il prodotto stesso venga fabbricato seguendo le NBF europee.

Il caso dell’olio di argan, ovviamente, è stato preso solo come esempio per mettere in luce la problematica vera e propria, in cui ci si può imbattere quando si sceglie un produttore situato in un paese terzo, ovvero la difficoltà nell’ottemperare a tutte le disposizioni di legge previste in Europa nel settore cosmetico, dovuta molto spesso, al semplice fatto che ogni produttore segue le norme vigenti nella nazione in cui lavora.

Lo scopo di questo articolo non vuole essere quello di scoraggiare o sconsigliare l’importazione da paesi terzi, ma informare sui requisiti che il produttore deve soddisfare, gli stessi che devono essere richiesti anche alle aziende europee.